Gaudium et Spes: un documento di straordinaria attualità

Concluso il convegno di studi all'Università "Magna Graecia" di Catanzaro
Concluso il convegno di studi all'Università "Magna Graecia" di Catanzaro
Convegno Gaudium et Spes del 13 febbraio 2024

“Prepararsi al Giubileo del 2025, riprendendo tra le mani i testi fondamentali del Concilio Ecumenico Vaticano II che nacque proprio dall’intento di cambiare ciò che nella Chiesa deve essere cambiato, ma anche di riscoprire il cuore dell’uomo con i suoi desideri. Ce lo ricorda Papa Francesco invitandoci a vivere questo grande appuntamento come momento di crescita nella fede. Sono perciò grato all’Università, al Rettore Magnifico, agli illustri relatori e agli uffici diocesani preposti per aver proposto questo qualificato incontro”.

Lo ha detto l’Arcivescovo Claudio Maniago concludendo i lavori del convegno “Gaudium et Spes. La magna charta della dignità umana”, promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università “Magna Graecia“, in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale Scolastica e l’Ufficio per la Pastorale Universitaria di Catanzaro-Squillace, alla presenza di studenti e insegnanti di religione convenuti nell’Aula “Giovanni Paolo II”.

Monsignor Maniago ha ricordato che “Gaudium et Spes, promulgata il 7 dicembre 1965, ultimo giorno del Concilio da Paolo VI, a distanza di tanti anni mantiene una grande forza di provocazione e una grande passione perché la fonte di Gaudium et Spes è il Vangelo di Gesù Cristo, il grande testamento di amore che Dio ha fatto per l’uomo: nulla di romantico ma di estremamente concreto”.

“Il documento – ha concluso l’Arcivescovo – ci ricorda che i credenti in Cristo devono rendersi partecipi ed essere protagonisti perché la Chiesa non è quella dei facili stereotipi; essa stessa vive in intima unione con la famiglia umana. C’è infatti in Gaudium et Spes l’idea di umanità e di bene comune che appassiona ognuno di noi e che dice al mondo quanto la Chiesa ha da dire al mondo; in questo senso anche un non credente troverebbe in questo documento tanti spunti di riflessione”.