Il Sinodo promuova la maturazione di una coscienza ecclesiale

Il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, presente all'Assemblea Sinodale Diocesana
Il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, presente all'Assemblea Sinodale Diocesana
Anteprima dell'Assemblea Sinodale Diocesana del 13 aprile 2024 con la presenza del Cardinale Mario Grech

“Grazie al Sinodo stiamo vivendo i processi ecclesiologici enunciati nelle pagine conciliari; per questo possiamo affermare che esso è il frutto maturo del Concilio, una vera e propria svolta copernicana dell’ecclesiologia conciliare, ovvero la comune appartenenza al popolo di Dio e la comune dignità di tutti i battezzati”.

Lo ha detto oggi pomeriggio a Catanzaro, il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, incontrando con l’Arcivescovo Claudio Maniago, i delegati e i rappresentanti dei consigli pastorali parrocchiali della diocesi, impegnati da oltre due anni nelle due fasi dell’ascolto e del discernimento.

Il Card. Grech ha evidenziato, in particolare, che il Sinodo, nella prima fase, ha permesso di intercettare il numero più ampio di fedeli, provando a raggiungere anche chi è lontano e prestando attenzione ai poveri e agli emarginati, difficoltà sollevata inizialmente da tanti vescovi e tante comunità, in tempo di Covid. Ascoltare il popolo di Dio è ascoltare la voce della Chiesa e non le opinioni della gente, tanto che nessun documento potrebbe condensare la profondità della fede che trabocca dai contenuti ricevuti nelle varie Chiese locali”.

“A questo punto del cammino sinodale – ha detto il Cardinale Grech – la speranza è che sia possibile promuovere la maturazione di una coscienza ecclesiale nella quale il popolo di Dio sia vissuto come soggetto; per farlo occorre porsi in ascolto del popolo di Dio che è porsi in ascolto di ciò che lo Spirito dice alla Chiesa. Se non avessimo questa certezza la consultazione si ridurrebbe ad un sondaggio sociologico”.

“Questa riflessione sulla sinodalità – ha ricordato inoltre Grech – è partita dal Sinodo dei giovani: è importante ascoltare i giovani, sono loro che ci portano su questa strada”.

Rispondendo alle domande e alle riflessioni dei delegati presenti all’assemblea, Grech non ha mancato di evidenziare che il Sinodo è il punto di convergenza del dinamismo di ascolto a tutti i livelli della vita della Chiesa, che inizia ascoltando il popolo, prosegue ascoltando i pastori, culmina nell’intervento del vescovo di Roma. Si tratta di favorire una circolarità, perché la Chiesa piramidale è superata dal Concilio: il popolo santo di Dio si sentirà così confermato nella esperienza di ascolto vissuta e crescerà nella mentalità e in uno stile sinodale”.

“Per questo – ha aggiunto il Cardinale – la Chiesa deve continuare a vivere il percorso sinodale nella logica dell’ascolto dello Spirito e del popolo di Dio nella sua interezza”.