Santa Messa Crismale presieduta da S.E. Mons. Claudio Maniago

Foto della Messa del Crisma 2024

L’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, S.E. Mons. Claudio Maniago, ha presieduto ieri, mercoledì 27 marzo, nella Basilica Concattedrale “Santa Maria Assunta” di Squillace (CZ), la Santa Messa Crismale.

Anche quest’anno, dunque, in questa suggestiva celebrazione, i Presbiteri con il loro Vescovo si sono radunati attorno all’altare per rinnovare le promesse sacerdotali. Durante la celebrazione sono stati poi benedetti l’olio dei catecumeni, l’olio degli infermi e il Crisma, che saranno utilizzati durante l’anno in tutte le parrocchie della Diocesi.

“La Benedizione degli olii che compiamo in questa celebrazione – ha detto Mons. Maniago – è un forte richiamo per ciascuno di noi alla nostra comune vocazione cristiana … e unendoci a Cristo, non siamo cristiani per noi stessi ma per il mondo”

“Stiamo vivendo – ha ricordato l’Arcivescovo – con rinnovato stupore questa celebrazione Eucaristica veramente unica nel corso dell’anno liturgico perché celebra in qualche modo tutta la sacramentalità della Chiesa […]. Si tratta di una vera assemblea liturgica diocesana […] che invita la comunità diocesana a dare particolare attenzione ministero ordinato (vescovo, preti, diaconi), senza dimenticare che al centro di questa celebrazione c’è tutto il sacerdozio cristiano, compreso quello che accomuna tutti i fedeli come espressione della dignità battesimale. […] Dal Vescovo fino all’ultimo dei battezzati siamo oggi chiamati a riscoprire il Battesimo e tutti gli altri sacramenti, simboleggiati dagli olii che tra poco consacreremo, come strumenti di salvezza”.

Richiamando il rinnovo delle promesse sacerdotali, Mons. Maniago ha sottolineato l’impegno dei sacerdoti che spendono la loro vita vivendo il ministero con gratuità: I sacerdoti devono essere “trasparenza di Cristo vivente in mezzo a noi come maestro e servo di tutti […] L’unità è allora il “biglietto da visita” per la Chiesa del Signore e il criterio pratico di discernimento per la vita delle nostre comunità. […] Questa celebrazione mostra l’unità della nostra chiesa diocesana, ma al tempo stesso ce la ricorda e soprattutto ci chiede di impegnarci a viverla in modo sempre più responsabile e coerente”.

L’Arcivescovo, poi, oltre a richiamare il cammino sinodale della Chiesa, ha annunciato che dal 22 al 26 aprile sarà a Roma, assieme ai vescovi calabresi, per la “ad limina”: l’udienza da papa Francesco, il pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, l’incontro con i dicasteri della curia romana saranno le tappe principali dell’evento.

Il presule ha chiesto di pregare per questo pellegrinaggio chiedendo al Signore la sua Grazia per il rinnovamento e il cammino della chiesa diocesana.

La visita è l’occasione per i vescovi di presentare al successore di Pietro e ai suoi principali collaboratori l’andamento della vita pastorale con le più rilevanti questioni quotidianamente affrontate e la situazione specifica, religiosa, culturale e sociale della diocesi e del territorio.