È stata una giornata edificante quella trascorsa l’11 novembre nella chiesa di Santa Barbara, dove il console regionale dei maestri del lavoro, Francesco Saverio Capria, e il console della provincia di Catanzaro, Giusto Laugelli, unitamente al direttore della pastorale universitaria e cappellano del Campus universitario di Germaneto, parroco di Amaroni, don Roberto Corapi, hanno organizzato un incontro su fede e tradizione.
È il consueto incontro di fine anno dei maestri del lavoro che hanno riunito anche il consiglio direttivo del consolato provinciale di Catanzaro. Oltre a Capria e Laugelli, erano presenti i viceconsoli Giuseppe Melissari e Italia Procopio, la tesoriera Sarina Idà e decine di maestri del lavoro.
Don Roberto Corapi: la fede deve diventare cultura
Don Roberto Corapi ha spiegato il contenuto del suo ultimo libro che tratta proprio di fede e tradizioni e ha detto che «la vera ricchezza di un popolo sta nelle tradizioni che rappresentano un risveglio della fede, quella fede professata, testimoniata e vissuta. La fede deve diventare cultura». Poi ha citato Giovanni Paolo II: «una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta». «Il mio libro – ha aggiunto – vuole essere un vademecum per tutti voi, amando le tradizioni e la pietà popolare. Il mio augurio è che questa pubblicazione possa essere trasmessa con gioia e con amore ai nostri giovani comunicando l’esperienza religiosa vissuta dai padri e dai nonni e così essere attratti dal Maestro che ha un nome, un volto, Gesù di Nazareth per cui vale la pena vivere e dare la vita a Lui».
Laugelli: dalla “tradizione alla “regola della fede”
È seguito l’intervento del console Laugelli, che ha portato il suo contributo abbastanza corposo su “fede e tradizione”. All’inizio ha citato un grande teologo della Scuola romana, ormai scomparso, mons. Brunero Gherardini. Partendo, quindi, dalla definizione di “tradizione” è passato a considerarla come “regola della fede”. Laugelli ha concluso dicendo che «non si può essere cattolici se non si è attaccati con tutto il proprio essere alla tradizione della Chiesa, espressione della fede rivelata dal Signore e trasmessa dagli apostoli».
Molti altri maestri del lavoro, infine, hanno portato le loro testimonianze sulla fede e sulle tradizioni.
Carmela Commodaro