Conclusa la missione popolare francescana nella parrocchia “Santa Maria della Speranza”

Foto del 3 marzo 2024 a conclusione della Missione Popolare nella parrocchia "Santa Maria della Speranza" nel q.re Pistoia di Catanzaro

Da poco si è conclusa la Missione Popolare nella parrocchia “Santa Maria della Speranza” nel quartiere Pistoia di Catanzaro, che più popolare di così si muore nel vero senso della parola…

Un avvio e un’accoglienza insolita: una “brutta giornata”; la pioggia, il vento forte, la spazzatura. Dalle parole del Vescovo mons. Claudio Maniago nell’omelia entra un raggio di luce – il Vangelo è quello della Trasfigurazione – non fermiamoci a dire che brutta giornata che brutta storia, non restiamo in superficie all’ascolto dei soli sensi, ma cerchiamo con il cuore la bellezza e la novità che le persone di questo luogo portano in sé.

Da subito noi trenta missionari abbiamo intuito che ci attendeva una settimana nuova, inedita, in fondo un regalo di Dio che ci chiedeva di cambiare lo sguardo, non più una Chiesa che incontra la periferia, ma la Chiesa che si trova ad essere periferia perché lontana da quella realtà e, forse, oggi da tante realtà che non abitiamo più o nelle quali ci troviamo in netta minoranza e spaventati.

Ci è stato chiesto da subito di avere un cuore coraggioso e generoso, in grado di accogliere, a partire dalla buona notizia del Vangelo, i volti che sul nostro cammino avremmo incontrato. Volti che nei giorni di missione sono diventati via via familiari, condizione necessaria che ci ha permesso di entrare nelle tante situazioni di chi vive in questo quartiere una vita al limite, estrema, ma che nel corso degli anni è diventata drammaticamente “la normalità”, sia per le famiglie rom che per gli italiani.

Senza la pretesa di dover dare risposte o persino di risolvere alcuni dei problemi che da oltre trent’anni sono presenti in questo luogo, abbiamo cercato di incarnare il versetto del Vangelo di Luca 19, 5 che è stato anche il titolo alla missione “Oggi devo fermarmi a casa tua”, ci siamo fermati, prima in noi stessi per ridimensionare un atteggiamento istintivo, quello del giudizio della valutazione che ognuno di noi ha, ci siamo fermati per non rischiare di dire che brutta giornata anche oggi, ci siamo fermati per imparare ad ascoltare un’umanità, ed in particolare, i più piccoli, i bambini che stanno alzando un grido di aiuto al mondo dei grandi, ci siamo fermati perché l’evangelizzazione è promozione umana.

Ci siamo fermati, nelle case per un incontro, a partire dallo sguardo di Cristo che passa nella vita, tra le fila di banchi di scuola, nelle scalinate di alloggi fatiscenti e degradati, tra i corridoi del carcere, ci siamo fermati non nell’ennesima sosta delle istituzioni e nei divieti imposti, ma nell’ingresso di un’umanità fragile che desidera essere riconciliata nell’oggi di Dio.

Questa missione popolare potrebbe essere il titolo di un libro che dovremmo iniziare a scrivere…

Fr. Matteo Della Torre

Coordinatore Nazionale Missioni al Popolo