Si è celebrata oggi, domenica 19 novembre, la settima edizione della Giornata Mondiale dei Poveri, voluta fortemente da Papa Francesco per sollecitare tutti noi ad “uscire da noi stessi”, dall’egoismo che oggigiorno incalza sempre più, per incontrare la povertà nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi. “Non distogliere lo sguardo dal povero“, questa la frase scelta e che ci permette di cogliere l’essenza di questa giornata, una giornata in cui ognuno, dovrebbe fermarsi a riflettere sul proprio stile di vita e sulle tante forme di povertà presenti, in un mondo che eleva ricchezze e disumanizza.
Oggi purtroppo viviamo in una società in cui la corsa al possesso di sempre maggiori quantità di denaro e di beni materiali ha portato a far prevalere “la legge del più forte”, per cui si è sviluppata una società ottusa e chiusa dinnanzi le esigenze dei più fragili, dei più umili. I danni maggiori sono stati provocati da questa ideologia materialista che ha portato a valutare le persone in base alla quantità di “cose” a disposizione e non per le loro qualità morali e umane.
Essere sensibile alle esigenze altrui e aiutare chi ha bisogno, chi vive in una condizione di emarginazione, di umiliazione e di sofferenza è indispensabile per condividere in pieno il senso della VITA, con la speranza di creare una società fondata sulla felicità dell’essere, piuttosto che dell’avere.
In occasione della giornata Mondiale dei Poveri, anche queste le parole di Papa Francesco: “abbraccio ciascuno di voi che portate sulle spalle e sul cuore il peso dell’esclusione… quello che per il mondo è scarto per Cristo è bellezza. Gli ultimi sono i primi.” Sulla lunghezza d’onda di queste parole, Fondazione Città Solidale, anche quest’anno, e’ stata presente in prima linea sul territorio attraverso un nutrito programma di iniziative.
“La donazione è divenuta una forma di atto d’amore”
Si è dato avvio ad una raccolta fondi basata su donazioni di buoni, da donare ai più bisognosi, grazie al prezioso contributo di alcuni commercianti presenti sul territorio che hanno sposato con entusiasmo tale iniziativa, dimostrando forte sensibilità verso chi vive una situazione di disagio senza girarsi dall’altra parte.
L’equipe dell’Ente guidato da Padre Piero Puglisi ha avuto modo, quindi, di riscontrare nel nostro territorio una coscienza collettiva alta e consapevole, dove la donazione è divenuta una forma di atto d’amore. L’iniziativa è stata coordinata dagli operatori del Settore adulti ed estrema povertà di Fondazione Città Solidale i quali, attraverso la diffusione della Mission e la sensibilizzazione alla causa, hanno raggiunto obiettivi importanti in termini di donazioni.
Vissuto un momento di fraternità con alcune strutture di accoglienza di Fondazione Città Solidale
Questi buoni sono stati distribuiti in parte alle famiglie già “seguite” dalla Fondazione e in parte saranno donati alla Caritas parrocchiale del “SS. Salvatore” di Catanzaro, che provvederà a continuarne la distribuzione a famiglie e singole persone da loro conosciute. La stessa Caritas, in questa giornata, ha voluto donare agli ospiti delle strutture di accoglienza l’Aliante e la Tenda di Mamre un momento di fraternità, offrendo loro un pranzo in convivialità anche con altre persone bisognose del territorio. La Fondazione, inoltre, radicata in forti valori evangelici, ha fatto vivere agli ospiti delle varie strutture un momento di preghiera e di riflessione con la celebrazione della S.S. Messa nel “Santuario Madonna del Ponte” in Squillace.
Al termine della celebrazione sono stati donati pane e dolci, segni concreti di attenzione alle persone più fragili e di condivsione.
La Giornata Mondiale dei Poveri intende, dunque, essere uno stimolo in più al lavoro svolto quotidianamente da ogni singola equipe professionale all’interno delle strutture della Fondazione per sensibilizzare sempre più persone a posare lo sguardo su chi sta vivendo un momento di difficoltà; nello stesso tempo, dare una piccola risposta ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido d’aiuto sia caduto nel vuoto.