Giovedì Santo: “Amore donato, tradito, ridonato”

Depose le vesti! Un gesto che avrà creato scalpore nei discepoli che vedono il loro maestro togliersi le vesti ma Gesù questo gesto lo aveva già fatto anni prima quando, dopo l’annunzio di Gabriele a Maria sua madre, depose le vesti divine per indossare le vesti umane o come dirà San Paolo ai Filippesi “pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma svuoto se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini”.

Depone le vesti per servire. Depone le vesti per insegnare. Depone le vesti per dare l’esempio. Quelle vesti che dopo alcune ore da quell’ultima cena con i suoi discepoli, gli verranno strappate per essere crocifisso. Quelle vesti che lascerà nel sepolcro affinché i suoi discepoli possano vedere e credere.

In questo gesto di Cristo percepiamo il totale dono della Sua vita per ognuno di noi che ogni giorno contempliamo nella Santa Eucarestia quando ancora una volta depone le sue vesti per venire ad abitare in mezzo a noi o come dice Francesco d’Assisi nella sua prima ammonizione: ”Ecco, ogni giorno egli si umilia, come quando dalle sedi regali scese nel grembo della Vergine; ogni giorno viene a noi in umili apparenze; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote. E, come ai santi apostoli apparve in vera carne, così ora a noi si mostra nel pane sacro”.

Abbiamo bisogno di deporre le vesti della nostra umanità per rivestirci delle vesti della Sua divinità ed essere così testimoni del Suo Amore.

Padre Francesco Lanzillotta

P. Francesco Lanzillotta

Delegato arcivescovile per la Vita Consacrata