III Domenica di Pasqua: “Cristiani laici: testimoni del Testimone”

Mentre i discepoli sono chiusi in casa pieni delle loro paure, il Signore glorioso si mostra a loro e li sceglie come testimoni della Pasqua, nonostante la loro incredulità.

Alla stessa maniera il Signore chiama ciascuno di noi ad essere testimone del suo Vangelo ogni giorno, nei luoghi in cui viviamo, sul lavoro e in famiglia, nonostante le nostre incoerenze, le nostre debolezze, la nostra umanità.

Gesù però sceglie di mostrarsi ai suoi discepoli riuniti insieme, perché è vero che la sua chiamata per ciascuno di noi è personale, ma Cristo ci chiede di testimoniare la nostra fede insieme, di essere una comunità in comunione.

Con la Pasqua, il luogo privilegiato per fare esperienza di Cristo non è più il monte o il roveto, ma la comunità cristiana; la vita nuova inaugurata da Gesù con la Pasqua è esperienza comunionale.

La paura e l’incredulità sono trasfigurate in coraggio e desiderio di annunciare Cristo ai fratelli.

“Aprire la mente” alla Parola converte i nostri cuori e ci rende donne e uomini nuovi, testimoni gioiosi della Pasqua del Signore.

Il Beato Rosario Livatino diceva: «Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili». Chiediamo, allora, al Signore la forza e il coraggio di essere suoi testimoni credibili e gioiosi.

Foto di Iolanda Tassone del 4 marzo 2024 eletta presidente del'Azione Cattolica Diocesana

Dott.ssa Iolanda Tassone

Delegata Arcivescovile per i Laici