Scorre regolare il Corace. Negli anni l’ho visto tranquillo, a volte gonfio. L’ultima volta, a maggio di quest’anno, visitato da una colonia di cinghiali! Il Santuario della Madonna di Porto, al pari di tanti altri santuari calabresi e italiani, è luogo di accoglienza, preghiera e devozione.
Un luogo di pellegrinaggio e tradizione
Da tanti anni, migliaia di persone vi giungono per portare un peso e deporlo ai piedi della Vergine Maria. A volte si arriva con la gioia e la gratitudine nel cuore e con il desiderio di ringraziare. Fa impressione vedere i ragazzi e i giovani, molti dei quali camminatori notturni, che hanno appreso dai genitori e dai nonni la tradizione del pellegrinaggio. E questa scelta colpisce ancora di più in un’epoca digitale che sembrerebbe allontanare dalla realtà!
Luoghi di silenzio e riflessione
Abbiamo bisogno di questi luoghi un po’ appartati e silenziosi, veri “ponti” tra Cielo e Terra. La vita ci riserva spesso esperienze dure e impegnative che non devono essere solo comprese, ma integrate. Siamo persone di sacrificio e responsabilità, ma anche di fragilità. I santuari sono il luogo ideale per una sintesi personale. Confessarsi, recitare il Rosario, partecipare alla messa, pregare in silenzio: tutto questo aiuta ad elaborare e a lasciarsi incontrare dalla grazia di Dio.
L’esperienza della missione
Alcuni anni fa sono stato invitato a predicare la Novena a Gimigliano. In alcune occasioni, con i miei confratelli Missionari Oblati di Maria Immacolata, abbiamo animato una missione popolare proprio nei giorni della Novena. I centri d’ascolto del Vangelo nelle famiglie, le visite agli ammalati, gli incontri con bambini e giovani, la condivisione con le tante associazioni…
Mi sono sempre recato dalla Madonna, a Porto, come pellegrino bisognoso di conversione. Anch’io ho la necessità di fare sintesi, di lasciarmi incontrare dalla misericordia di Dio, di deporre ai piedi della Madonna la mia vita. Ho sempre portato a Lei le tante persone incontrate, ascoltate, benedette: le famiglie divise, i giovani disorientati, gli ammalati nel fisico e nello spirito, chi lascia il Sud in cerca di una vita migliore.
Maria, porto sicuro della speranza
La Madonna è come un porto sicuro che accoglie e consola, ma che invita anche a proseguire il cammino con speranza e fiducia. E quando il martedì della festa, sul piazzale del santuario, arriva di corsa per la Cunfrunta, sembra indicarci la strada: camminare e correre con il Figlio Gesù, per il quale ha donato tutta se stessa.
Pasquale Castrilli OMI