“Apri una porta e se ne apre un’altra…”. E di porte aperte sulla creatività se ne sono spalancate tante durante il dialogo con Marco Casuccio, autore di “Venti d’amore. Viaggio lungo una trasformazione”, libro presentato nei giorni scorsi presso il Centro di aggregazione giovanile di Via Fontana vecchia.
Un amore che costruisce ponti tra nord e sud del mondo
Un dialogo di amore e creatività nato dall’esperienza dello scrittore, blogger, creativo, missionario con Italiasolidale mondo solidale in Africa e India, a sostegno di centinaia di famiglie coinvolte nei gemellaggi con le famiglie italiane. Relazioni d’amore che costruiscono ponti di pace e comunione tra nord e sud del mondo.
Relazioni di cui si è dunque discusso e di cui si parla nel libro. Legami d’amore che aiutano a guarire da mali secolari inconsci e che fanno dire ad un papà di famiglia africano che il donatore italiano, che sostiene a distanza il suo bambino, li ama probabilmente più di lui che li ha sempre accanto, proprio perché a distanza giusta per ricevere solo amore puro, senza nessun condizionamento.
Una vita trasformata da una porta aperta all’amore
“Coraggio, non temporeggiare, salva anche tu un bambino a distanza giusta per farsi amare”, scrive infatti Marco, che, dinanzi al pubblico presente, ha aperto le porte del suo cuore ed ha raccontato come tutta la sua esperienza di vita nell’amore vero abbia avuto inizio proprio con una porta aperta al gemellaggio con un bambino del sud del mondo, senza capire inizialmente il profondo valore di questo gesto.
Ed è, dunque, da qui, che la sua avventura è partita fino a portarlo per innumerevoli volte in Africa e in India, in qualità di missionario laico, per sostenere le famiglie nel loro percorso di crescita umana e spirituale, secondo la nuova antropologia proposta da Padre Angelo Benolli, fondatore di Italia Solidale Mondo Solidale, antropologia che mette al centro della riflessione Dio e la persona e dunque il valore intrinseco della creazione di ognuno di noi su questa terra.
L’incontro con i più poveri e il cambio di vita radicale
L’esperienza con i più poveri, ma i più ricchi di spirito del mondo, lo ha poi spinto ad abbandonare la sua brillante carriera di attuario per dedicarsi completamente alla missione. E questo fino ad aprire un’altra porta d’amore nella sua vita e nella vita degli altri.
E già perché si è soliti pensare che i poveri del sud del mondo devono essere aiutati ma non si crederebbe mai che sono proprio loro invece ad aiutare quelli cosiddetti più ‘ricchi’ che saremmo noi. Così è stato per Marco.
Un’ispirazione creativa nata da un villaggio africano
Nel corso dell’incontro ha infatti raccontato di quando in un villaggio in cui molti facevano i pescatori perché per generazione si faceva così, un ragazzo, invece, in nome della propria sussistenza, aveva scoperto che il suo talento era quello di dipingere magliette e rivenderle così ai turisti. Un vero e proprio colpo di fulmine…
Da quel momento, una volta tornato in Italia, Marco piano piano porta avanti un progetto creativo che parte dalla realizzazione di magliette di qualità personalizzate, con colori e contenuti antropologici profondi, ma che arriva all’avvio di un vero e proprio brand, “Creactivo”, attraverso il quale oggi moltissime persone possono avere accesso a materiali e contenuti di qualità, non solo magliette creative, ma anche altri gadget, biglietti di auguri personalizzati e aggiornati articoli di riflessione sull’attualità con lo sguardo rivolto alla dignità della persona e al suo valore unico e originale.
Educazione e libertà espressiva: la testimonianza di Angela Armentano
E di originalità si è discusso tanto, in particolare quando dal pubblico è intervenuta Angela Armentano, professoressa di una scuola superiore di Catanzaro, che ha testimoniato come attraverso questa cultura è riuscita ad insegnare in un modo tutto nuovo, facendo comprendere ai suoi ragazzi come tanti blocchi personali di espressione impedissero di relazionarsi liberamente tra di loro e creassero tante difficoltà anche dal punto di vista didattico.
Le voci dei giovani: il cuore prima delle parole
In tal senso si sono espresse due sue alunne, Vittoria e Cristel, che hanno ribadito come l’approccio in classe con questa cultura, che mette al centro la persona, le abbia aiutate ad esprimersi più apertamente ‘prima con il cuore e poi con le parole’.
E dunque un susseguirsi di racconti, di vita sperimentata e donata, un aprirsi di porte continuo che ha fatto scorrere davvero venti d’amore in sala e tra i partecipanti, che hanno poi avuto la possibilità di parlare direttamente con l’autore e di toccare con mano la qualità delle magliette, la loro unicità.
Conclusione: un invito a dire sì alla vita e all’amore
Di sperimentare dunque come sia possibile anche oggi amare e fare amare, cimentandosi in ogni ambito della vita con un lavoro creativo e di servizio, che possa contribuire alla realizzazione di una società più giusta. Tutto questo partendo da un semplice sì alla vita e al proprio richiamo interiore a vivere e far vivere.
“Cosa aspetti ad amare? Salva un bambino”
“Apri le tue porte/ non aver paura/Incontra in te l’Amore poi/ esplodi… è da paura!”.
Questi in sintesi i richiami più forti arrivati dalle riflessioni sul libro. Questi i sì, piccole gocce d’amore che hanno il potere di spalancare i cuori e di aprire davvero mondi nuovi.
Palmira Curcio