Il mese di luglio e precisamente il giorno 16 del mese è dedicato alla venerazione e alla festa della Madonna del Carmine, come stabilito nel 1726 da Papa Benedetto XII che introdusse in tutta la Chiesa la celebrazione della Beata Vergine del Carmelo. A Squillace, i documenti storici e la tradizione popolare ci riportano ad una grande festa e ad una grande devozione di popolo.
Le origini della devozione a Squillace
La Madonna del Carmine è venerata nella parrocchia di San Pietro Apostolo, parrocchia con il più alto numero di fedeli. Un documento attesta che già nei primi decenni del 1600 la comunità di Squillace venerava la Madonna del Carmine: con il consenso del vescovo Fabrizio Sirleto, la cattedrale ospitò l’erezione di una “cappella di Santa Maria di Monte Carmelo”, sotto il giuspatronato della famiglia Berlingieri.
Nel 1646 la suddetta famiglia presenta come rettore beneficiario della cappella il chierico don Francesco Chillà. Da un documento del 1661 emerge l’esistenza di una “chiesa e confraternita di Santa Maria di Monte Carmelo e Monte dei Morti” della quale era procuratore il signor Antonio Chillà. Il re di Napoli Ferdinando I approvò questa confraternita, composta da uomini e donne, insieme ai relativi statuti, il 1° dicembre 1776. La confraternita era dotata di stendardo e degli abiti che i membri indossavano il giorno della processione.
La famiglia Chillà e la statua lignea della Madonna
Le notizie storiche riportano il sostentamento della congrega a cura di appartenenti alla famiglia Chillà, i notai Giovanni Francesco (1500-1600), Domenico (1747-1831), Carmelo (1790-1854), Salvatore (1866-1933). Dal testamento di Giovanni Agazio Chillà, impiegato civile (1695-1767), risultava tra i beni ereditati la statua lignea della Madonna del Carmelo, quella che ancora oggi si venera nella parrocchia di San Pietro Apostolo.
La statua fu custodita fino al 1917 dalla famiglia Chillà nell’abitazione di corso Guglielmo Pepe dove era stata allestita la “camera della Madonna” conservata in un armadio per essere poi portata nel mese di luglio in chiesa per la novena e i festeggiamenti religiosi e civili che si prolungavano fino alla prima domenica di agosto.
La festa: fede e tradizione popolare
La prima domenica di agosto veniva animata dalle famiglie dei pignatari che si occupavano di organizzare la festa civile: ogni famiglia ospitava a pranzo e a cena i componenti della banda musicale, allestiva le strade con bandierine e organizzava la serata musicale.
Tutto questo avveniva perché il 16 luglio molti pignatari non si trovavano a Squillace, ma in giro nelle fiere del circondario a vendere i loro manufatti realizzati durante l’anno. Ogni 16 luglio, la comunità svela il quadro alla fine della serata musicale, mantenendo viva una tradizione nata dalla profonda fede dei pignatari per la Madonna del Carmine.
La statua nella parrocchia e l’abito della festa
Nel 1918 la statua della Madonna del Carmine venne collocata nella parrocchia di San Pietro Apostolo; l’accordo fu stipulato tra mons. Giovanni Elli ed il notaio Salvatore Chillà. La comunità portò la statua indossando il vestito giornaliero, mentre la famiglia Chillà custodì l’abito della festa, cucito in tessuto di faglia di seta pura con ricami in oro, insieme al mantello realizzato nel 1968 dalle suore carmelitane di Firenze grazie al contributo dell’intera comunità di Squillace. Negli ultimi anni, fino al 2013, la signora Geltrude Chillà ha custodito la statua; oggi se ne prende cura Maria Carmela Chillà.
Documenti, tesi e testimonianze
Quattrocento anni di fede e tradizione offrono tanto da raccontare sulla festa, sulla storia, sulla memoria e sulla venerazione della Madonna del Carmine. La famiglia Chillà ha pubblicato numerosi opuscoletti, e nel 2023 l’antropologa Francesca Noemi Pia Carello ha realizzato una tesi dal titolo “Tradizione e fede: la festa della Madonna del Carmine a Squillace”.
Il monastero carmelitano e la continuità della fede
Il rapporto forte che ha questa comunità con la devozione alla Madonna del Carmine è testimoniato anche dall’esistenza del monastero delle suore carmelitane “Messaggere dello Spirito Santo”, il cui insediamento e la cui inaugurazione sono avvenuti il 14 maggio del 2014. La Vergine del Carmelo ama molto questa comunità. Nel corso degli anni la festa e la venerazione è cresciuta sempre di più; la venerazione alla Madonna del Carmelo ebbe ed ha numerosi consacrati. A tutt’oggi è una festa molto partecipata e attesa.
Una festa che coinvolge tutte le generazioni
Nel corso degli anni molti giovani hanno contribuito all’organizzazione della festa partecipando fattivamente con convivialità e gioia. Giovani, anziani e bambini hanno fatto parte di comitati in modo spontaneo, organizzando serate musicali, mostre fotografiche, sagre, incontri culturali e convegni che coinvolgevano tutti.
Con la speranza che tutto ritorni come prima, con la speranza che la statua della Madonna del Carmine oggi custodita in cattedrale torni a casa sua nella chiesa di San Pietro chiusa per restauro e consolidamento da 6 anni, Squillace e i tanti devoti si preparano al prossimo 16 luglio.
Carmela Commodaro